mercoledì 26 ottobre 2011

La dieta mediterranea


La dieta mediterranea contribuisce a ridurre il rischio di sovrappeso e obesità, quindi, si riducono le probabilità di essere colpiti da patologie legate all'apparato cardiovascolare. I benefici non si limitano qui, uno studio scientifico evidenzia che la dieta mediterranea riduce del 13% l'incidenza di malattie come il Parkinson e l'Alzheimer, del 9% quella per problemi cardiovascolari e del 6% quella del cancro.
Se fino a questo momento l'età media degli italiani è aumentata anno dopo anno fino ad arrivare a 78 anni per gli uomini e di 84 anni per le donne, con l'abbandono della dieta mediterranea le cose potrebbero retrocedere. Numerosi studi hanno confermato che pane, pasta, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari hanno notevoli benefici sulla salute contribuendo a ridurre la mortalità.
I bambini delle nuove generazioni potrebbero però essere i primi a vivere meno dei genitori a causa dei rischi legati all'obesità. In Italia, ben il 12% dei bambini sono obesi o a rischio obesità.
La media nazionale è di un obeso ogni dieci abitanti, se però si osservano solo i dati delle nuove generazioni ci si rende conto che si è davanti ad una situazione preoccupante, ben il 35% dei giovani è in sovrappeso. Il problema sembra essere legato all'abbandono della dieta mediterranea e ad un incremento di cibi grassi e ricchi di zucchero.
Già da qualche anno il progetto, Educazione alla Campagna Amica, ha l'obiettivo di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea. 
E' grazie ad iniziative di questo tipo che le nuove generazioni potrebbero riavvicinassi alla dieta mediterranea con notevoli benefici per la salute.

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