martedì 20 dicembre 2011

Dieta e movimento per perdere peso


Le persone cercano sempre di trovare nuovi modi per perdere peso in modo rapido e sicuro. Perdere 10kg in un mese è possibile, ma bisogna impegnarsi. 

Oltre al desiderio di migliorare l’aspetto fisico, non dimentichiamo che la dieta è necessaria per evitare gravi malattie. Se siamo obesi il rischio di patologie come il diabete, problemi all’ apparato cardiocircolatorio sono sempre in agguato.

Abbinate sempre una dieta equilibrata all'esercizio fisico.

Praticare un esercizio fisico regolarmente sarà necessario se volete perdere 10 kg velocemente. 45 minuti di corsa 3- 4 volte alla settimana sono un ottimo punto di partenza e allo stesso tempo di arrivo.

Se non vi è possibile eseguire la corsa per così tanto tempo, assicuratevi di fare almeno una qualche forma di esercizio aerobico, bicicletta, nuoto, per 30 minuti ogni giorno. Create un programma che vi piace e che diventi una sana routine.



Un cambiamento nella dieta.
Per perdere 10kg eliminate del tutto i dolci, e soprattutto le bibite gassate, perché aggiungono elevate quantità di carboidrati e zuccheri alla vostra dieta. Meno formaggi, pane e proteine, come carni bovine e suine. 


Quando si eliminano dalla dieta questi alimenti e necessario sostituirli con frutta, ortaggi, cibi sani e leggeri ricchi di proteine a basso contenuto di grassi, come pesce e pollo. Cominciate a bere almeno due litri di acqua al giorno, se non di più.

Questo, combinato con l’esercizio costante, aiuterà a perdere i chili in maniera molto efficiente. 

sabato 19 novembre 2011

La Dieta dei Nativi Americani


La Dieta dei Nativi Americani

Primo giorno

Mangia soltanto frutta tutta quella che vuoi tu. Puoi mangiare le mele, melone, pere, ciliegie, le pesche, tutti gli agrumi che vuoi ma evita le banane.

Secondo giorno

Bevi tutti i tè alle erbe che desideri, ad esempio noi ti consigliamo al lampone, alla menta, e anche della tisane di tiglio e di camomilla. Puoi anche zuccherare il te con miele oppure sciroppo d’acero.

Terzo giorno

Mangia tutte le verdure che vuoi, sia crude sia cotte al vapore.

Quarto giorno
Fai un bel minestrone di verdure bollite con cavolfiore, cipolle, pepe verde, prezzemolo e qualsiasi altra spezia a disposizione. Aggiungi un pizzico di sale marino, oppure aggiungi un dado biologico. Bevi questo passato ricco di minerali per tutto al giorno.

La dieta ha i seguenti effetti

Il primo giorno purifica il colon 
Il secondo giorno vi libererete delle tossine, sale, eccessi di calcio depositati nei muscoli, nei tessuti e negli organi.
Il terzo giorno il tratto digestivo viene fornito di minerali e sostanze nutritive.
Il quarto giorno vengono mineralizzati il sangue, organi interni.

mercoledì 26 ottobre 2011

La dieta mediterranea


La dieta mediterranea contribuisce a ridurre il rischio di sovrappeso e obesità, quindi, si riducono le probabilità di essere colpiti da patologie legate all'apparato cardiovascolare. I benefici non si limitano qui, uno studio scientifico evidenzia che la dieta mediterranea riduce del 13% l'incidenza di malattie come il Parkinson e l'Alzheimer, del 9% quella per problemi cardiovascolari e del 6% quella del cancro.
Se fino a questo momento l'età media degli italiani è aumentata anno dopo anno fino ad arrivare a 78 anni per gli uomini e di 84 anni per le donne, con l'abbandono della dieta mediterranea le cose potrebbero retrocedere. Numerosi studi hanno confermato che pane, pasta, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari hanno notevoli benefici sulla salute contribuendo a ridurre la mortalità.
I bambini delle nuove generazioni potrebbero però essere i primi a vivere meno dei genitori a causa dei rischi legati all'obesità. In Italia, ben il 12% dei bambini sono obesi o a rischio obesità.
La media nazionale è di un obeso ogni dieci abitanti, se però si osservano solo i dati delle nuove generazioni ci si rende conto che si è davanti ad una situazione preoccupante, ben il 35% dei giovani è in sovrappeso. Il problema sembra essere legato all'abbandono della dieta mediterranea e ad un incremento di cibi grassi e ricchi di zucchero.
Già da qualche anno il progetto, Educazione alla Campagna Amica, ha l'obiettivo di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea. 
E' grazie ad iniziative di questo tipo che le nuove generazioni potrebbero riavvicinassi alla dieta mediterranea con notevoli benefici per la salute.

martedì 13 settembre 2011

dimagrire con consapevolezza


Prima di mettersi a dieta conviene capire bene i meccanismi che regolano il peso corporeo, in maniera tale da non porsi obbiettivi impossibili, né rimanere delusi strada facendo.
Dieta significa “Regime alimentare in cui quantità e qualità degli alimenti sono stabiliti in base al risultato terapeutico che si vuole conseguire”. Ma di questi tempi è bene fare delle distinzioni: da un lato dieta intesa come “quella letta sui giornali” e dall’altro un “regime alimentare equilibrato e corretto”.
Una dieta viene eseguita per un certo periodo di tempo in cui si vogliono ottenere risultati immediati e visibili. Si è quindi disposti a rinunciare ai propri cibi preferiti per un limitato periodo di tempo. Si abbassano le calorie e si dimagrisce.
Ma non è così semplice come dirlo.
Il nostro corpo, nel corso dell'evoluzione, si è abituato a funzionare con poco cibo, e non saranno 50 anni di benessere a modificare millenni di evoluzione.
Basti pensare a quanto mangiavano i nostri nonni: carne alla domenica, poco e niente durante la settimana, eppure nessuno era anoressico. 
Il nostro corpo è predisposto per mangiare: c’è cibo, io mangio! Si acquisiscono anche 10.000 calorie nelle feste, eppure non c’è uno stop del corpo. E più si mangia, più si mangerebbe: primo perché lo stomaco si dilata e si ha più fame, secondo perché il cervello è abituato all’associazione cibo/fame, terzo perché le cellule del nostro corpo sono predisposte per accumulare i grassi.
Questo perché siamo predisposti a mangiare cibo finché ce n’è e ad accumularlo per i periodi di “magra”. Se pensiamo agli uomini delle caverne, loro mangiavano 16-20.000 calorie tutte assieme e poi per il resto del mese sopravvivevano con delle poi bacche. 
Il metabolismo a quel punto si abbassava al consumo quotidiano anche se si correva, lavorava, poiché il corpo non sapeva quando sarebbe arrivato altro cibo.
Lo stesso avviene oggi. Se mangio 1700 calorie, il mio corpo ne brucia tra le 1700 e le 2000 (a seconda se faccio anche attività fisica). Se inizio a mangiare 1400 calorie dopo tre mesi, il mio corpo brucerà 1400 calorie, ed io non potrò farci nulla, se non abbassare ulteriormente le calorie o aumentare l’attività fisica.
Quindi per iniziare a dimagrire bisogna far valutare il proprio metabolismo facendo esami specifici  e poi seguire una dieta delle stesse calorie del proprio metabolismo basale.




domenica 28 agosto 2011

veloce...

I ritmi frenetici della vita moderna condizionano ormai ogni aspetto della nostra vita,  ecco perchè in un campo come quello dell’alimentazione e delle diete dimagranti, hanno sempre avuto un gran successo tutte le diete pubblicizzate come facili e sopratutto veloci. 

Infatti sarebbe estremamente  comodo poter mangiare liberamente tutto l’anno e fare dieci giorni dieta  dopo natale o prima della prova costume. Non sempre però le cose sono cosi facili come sembra. 

Per quanto esistano diete veloci efficaci dal punto di vista del dimagrimento non bisogna sempre valutare con attenzione pro e contro di questi regimi alimentari e vedere se sono compatibili con la propria situazione fisica, inoltre non bisogna farsi ingannare dalle tante diete rapide proposte da riviste e giornali che molto spesso fanno solo danni sia alla salute che alla forma fisica. 

Favoriscono la perdita dei muscoli e quindi di massa magra e non della massa grassa per cui la perdita di peso non corrisponde poi in fin dei conti ad un reale dimagrimento. Altro punto fondamentale per dimagrire velocemente e che troppo spesso viene preso sotto gambe è quello dell’attività fisica! 

E' importante infatti considerare che 20 minuti al giorno di attività aerobica e degli esercizi di tonificazione muscolare, magari anche fatti a casa possono essere molto più efficaci per il dimagrimento di qualsiasi dieta veloce che ci costringe a soffrire la fame e stressare il nostro corpo anche se per poco tempo.

giovedì 14 luglio 2011

Diabete e metabolismo


Secondo una ricerca finanziata dall'UE una versione di un gene che protegge le persone magre dall'obesità e dal diabete ha l'effetto contrario in persone che seguono una dieta ricca di grassi. Queste scoperte potrebbero condurre allo sviluppo di strumenti diagnostici che permetterebbero ai medici di offrire terapie e consigli di vita su misura per uno specifico genotipo.

Il gene in questione si chiama Pparg2 e riveste un ruolo primario nell'accumulo di grasso e nel mantenimento dei livelli di glucosio e della sensibilità all'insulina. La versione comune Pro12 del gene è stata associata ad un aumento del rischio di diabete di tipo 2. Al contrario, la versione più rara Ala12, di cui è portatore circa il 12% della popolazione, sembra abbassare il rischio di obesità in molte persone.
In alcune persone però, l'Ala12 sembra avere l'effetto contrario. Hanno studiato topi aventi diverse versioni del gene, nutrendone alcuni secondo una dieta normale ed altri secondo una dieta ricca di grassi.

Hanno scoperto che i topi nutriti secondo una dieta normale e sana, e aventi due copie della versione Ala12 del gene, sono più magri, migliorano la loro sensibilità all'insulina, rispetto ai topi aventi due copie di Pro12.

Quando però i topi aventi due copie di Ala12 sono stati nutriti secondo una dieta ricca di grassi, questi benefici sono scomparsi e gli animali sono diventati persino più grassi dei topi con la versione Pro12 del gene.

Secondo i ricercatori, ciò rivela un'importante interazione tra il gene Pprag2 e l'ambiente.
I ricercatori fanno notare che testare il gene per stabilirne la variante potrebbe essere uno strumento diagnostico utile per consigliare alle persone aventi la versione Ala12 del gene di seguire una dieta sana.

I ricercatori aggiungono che le nuove scoperte potrebbero portare allo sviluppo di nuove cure per il diabete di tipo 2 e per la sindrome metabolica.